Normativa e regole
Le opzioni binarie sono di moda, sono anzi ormai diventate una delle tendenze emergenti fra chi decide di investire on-line. I numeri, d’altronde, parlano chiaro, e raccontano di un giro d’affari cresciuto di oltre il 200% dal 2012 ad oggi, con aspettative di crescita ancora molto promettenti anche per il 2016, in cui è prevista un incremento degli investimenti in opzioni binarie dell’80%.
La storia
Le opzioni binarie sono nate come vere e proprie attività di gioco, tanto è vero che prima dell'annuncio della MFSA, l’Autorità Regolamentatrice di Malta, datato 17 luglio 2013, le società che offrivano servizi finanziari di questo genere erano regolamentate dall'Autorità Lotteries and Gaming (LGA). Contemporaneamente, il legislatore cipriota in materia, il CySEC, riconosceva le opzioni binarie come strumenti finanziari negoziabili già nel 2012, mentre, ancora, le opzioni binarie venivano considerate dalla Gambling Commission del Regno Unito come "gioco d'azzardo", dando vita ad un importante vuoto normativo.
La nuova normativa
Pian piano tutti i paesi hanno deciso di considerare le opzioni binarie come strumenti finanziari e per questo, da quel momento, le piattaforme operative sono regolamentate dalle disposizioni di autorità finanziarie nazionali come CySEC a Cipro, MFSA a Malta, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia, BaFin in Germania, e via dicendo. È anche importante ricordare che secondo la legislazione europea una licenza rilasciata da un paese membro dell'Unione europea è valida anche in tutti gli altri Stati membri dell'UE.
I nodi da sciogliere
Le difficoltà di regolamentazione relative al mercato delle opzioni binarie sono legate al fatto che per molti non si tratta di investimenti finanziari, ma di vere e proprie scommesse a quota fissa. Le opzioni binarie d’altronde offrono solo due possibili esiti, vittoria o sconfitta, proprio come nelle scommesse sportive. Chi investe conosce in anticipo le percentuali di rischio e le entrate potenziali in caso di buon risultato dell’investimento.
Come scegliere una piattaforma di trading autorizzata
In queste incertezze regolamentari è sempre bene sottolineare che le uniche piattaforme per il trading di opzioni binarie autorizzate ad operare sono quelle regolamentate dalle agenzie governative nazionali. L’obiettivo dichiarato della normativa europea che ha deciso di sviluppare uno specifico quadro legislativo all’interno del quale irreggimentare le attività di trading in opzioni binarie è quello di evitare agli investitori il rischio di incorrere nelle proposte di truffatori finanziari. Per questo motivo, prima di cominciare ad operare utilizzando lo strumento finanziario delle opzioni binarie, è molto importante assicurarsi che il broker con il quale abbiamo iniziato la nostra esperienza sia minuto di licenza ed operi all’interno di una piattaforma legale ed ufficialmente regolamentata: è questo l’unico modo di assicurare i propri capitali dai numerosi tentativi di truffa che circondano l’ambiente degli investimenti in opzioni binarie.
Una delle certezze normative garantite per chi utilizza le piattaforme ufficiali è quella dei controlli periodici ai quali i broker vengono costantemente sottoposti dalle autorità, che procedono ad analisi accurate di tutte le operazioni. Tali controlli sono necessari per prevenire le frodi ed eliminare dal mercato i fornitori di servizi truffa. Quando viene rilevato un broker che attua pratiche abusive, la licenza può essere infatti immediatamente revocata.
In chiusura, serve quindi ripetere che per fare soldi con le opzioni binarie è molto importante scegliere attentamente il broker con il quale si decide di lavorare e assicurarsi che possieda una regolare licenza.